mercoledì 5 ottobre 2016

Recensione: 'Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori' di Terry Pratchett


Buonasera a tutti!!!!

So che ultimamente sono un po' assente ma sto leggendo davvero a rilento. Dovrei postare due recensioni però oggi mi dedicherò a questo romanzo fantasy finito in meno di tre giorni.




TITOLO: Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori
AUTORE: Terry Pratchett
EDITORE: Mondadori
ISBN: 9788804543121
FORMATO: Brossura
PREZZO: 9,50€


Il gatto Maurice, diventato intelligente e in grado di parlare grazie ad una casualità magica, gira il Mondo Disco in compagnia di Keith, un ragazzo dall'aria svampita molto bravo a suonare il piffero, ed ad una compagnia di topi anch'essi intelligenti ed in grado di parlare.

Arrivano in ogni città, simulano un'invasione di topi e simulano una liberazione della città ad opera del piffero magico di Keith dietro ricompensa. Dietro tutto questo c'è la mente di Maurice. 

Ma quando arrivano nella sinistra Blintz Terme la musica cambia e si fa minacciosa. Qualcosa di molto malvagio è in agguato nelle cantine. Non c'è traccia di 'normali' topi, dei keekee. Le gallerie sono piene di veleni e trappole ma non si capisce il perché. Non è più un gioco. Keith, Maurice e i topolini, insieme alla stramba Malicia, si ritrovano ad affrontare qualcosa di oscuro che metterà a dura prova i loro pensieri e la loro vita.

Assolutamente impeccabile lo stile di sir Terry Pratchett. Una bella favola, con vari riferimenti alla ben più conosciuta fiaba de Il pifferaio magico e ad altre fiabe e autori (si nomina più volte la favola de Il gatto con gli stivali e, grazie alla storpiatura del cognome, si fa riferimento anche ai fratelli Grimm e alle loro fiabe). 

Con il suo stile semplice e scorrevole, Pratchett ci porta a conoscere la vita e i pensieri non sono del gatto Maurice ma anche dei topolini Pesche Sciroppate, Fagiolino Quattroporzioni, Abbronzante Solebello, Crema Nutriente, Sardine Inscatola, Gran Prosciutto e tutti gli altri topolini intelligenti e pensanti.

E, con la leggerezza di una fiaba, ci mette di fronte a quelli che sono i mali di ogni giorno: l'egoismo, l'avidità e la stupidità che contrassegnano le menti più becere di questo mondo. In contrapposizione troviamo le menti dei topolini: pure ed innocenti come dei bambini, che credono nei bene e nei valori di collaborazione e aiuto reciproco.

Riusciranno questi valori ad avere la meglio? Beh, non vi resta che scoprirlo leggendo questo fantastico romanzo e perdendovi nella sua magia.


VOTO: 4/5

Se non conoscete Terry Pratchett questo potrebbe essere il libro giusto per approcciarsi alla sua divina maniera di scrivere e raccontare le cose, oltre che l'occasione giusta per dare uno sguardo a quella piccola porzione di Mondo Disco che qui è rappresentata e che vi farà venire voglia di saperne di più!

Se invece conoscete già questo scrittore posso solo ritenervi dei lettori molto fortunati!

Unica pecca, ma dovuta all'editoria italiana, è che non tutti i libri del Mondo Disco sono stati tradotti. Io, non leggendo in lingua, sto centellinando quei pochi tradotti e che ancora si trovano per non perdere la magia che solo Pratchett sa regalare!

Adesso vi saluto e vado a dormire! Alla prossima!

Buonanotte!!!  




sabato 17 settembre 2016

Recensione: 'Fahrenheit 451' di Ray Bradbury




C'è qualcuno collegato in questo sabato sera?
Io sono qui, a casina mia, e ho deciso di collegarmi per parlare con voi della mia ultima lettura: 'Fahrenheit 451' di Ray Bradbury.




TITOLO: Fahrenheit 451
AUTORE: Ray Bradbury
EDITORE: Mondadori
ISBN: 9788804487715
FORMATO: Brossura
PREZZO: 10,00 €


TRAMA: Montag fa il pompiere in un mondo dove gli incendi, anziché essere spenti, vengono appiccati: a bruciare è la carta stampata. In una società in cui leggere e possedere libri è reato, riusciranno almeno le parole a salvarsi dai roghi del potere? Non è pura e semplice fantascienza, quella di Ray Bradbury. Il suo è un futuro che parla al presente. Non a caso "Fahrenheit 451" è diventato un classico della letteratura mondiale, uno di quei libri che attraversano le generazioni perché hanno sempre qualcosa di nuovo da dire.

Questo libro era un'altra delle mie grosse lacune (come lo è '1984' di Orwell e che vedrò di recuperare al più presto) ed è stato grazie all'iniziativa del libro viaggiatore della pagina iRead - la Tana del Lettore se ho potuto ovviare a questa mancanza.

Il pompiere Guy Montag non ha mai dubitato della correttezza e della veridicità del suo lavoro fino a quando, in una casa vicino alla sua, non si trasferisce la famiglia McClellan e lui fa la conoscenza della giovane Clarisse.

Questa ragazza di 17 anni, persa nel suo mondo, riesce con i suoi discorsi a minare le sicurezze di Montag. Lui che aveva già salvato dal rogo alcuni libri e li aveva nascosti in casa si decide a leggerne qualcuno e a cercare l'aiuto di un vecchio che può istruirlo sul meraviglioso mondo dei libri.
Nonostante la decisione di voler sapere di più sui libri, la forza di volontà di Montag è pur sempre vacillante e la paura che il Segugio possa percepire il suo segreto gli fa commettere delle azioni avventate che porteranno ad una piccola catastrofe.

Il romanzo, diviso in tre parti, mi ha suscitato diverse emozioni. Dapprima sono stata molto scettica, è un romanzo che ci mette un po' a prendere il lettore. Però, passato il primo scoglio, è sicuramente un romanzo che fa riflettere. Riflettere sulla vita, sulle azioni che possono influenzarla nel bene e nel male, sul rapporto con chi ci circonda. Ma, soprattutto, fa riflettere sull'importanza dei libri. 

Non si riesce bene a capire se i libri vengano considerati inutili o pericolosi, sta di fatto che ogni volta in cui veniva descritto un falò di libri, biblioteche e case contenenti libri, il mio cuore soffriva. E soffriva pensando quanto quell'atteggiamento sia assolutamente attuale. Fortunatamente i tempi in cui i libri venivano bruciati son finiti ma non si può negare che, tutt'oggi, la bellezza e la potenza di un libro sono due fattori assolutamente ignorati. Ed è un vero peccato.

Come dicevo prima, ho trovato il libro pieno di interessanti spunti di riflessione. Una frase in particolare mi ha colpito e vorrei condividerla con voi:

C'era un bellissimo uccello, chiamato Fenice, nel più remoto passato, prima di Cristo, e questo uccello ogni quattro o cinquecento anni si costruiva una pira e ci s'immolava sopra. Ma ogni volta che vi si bruciava, rinasceva subito poi dalle sue stesse ceneri, per ricominciare. E a quanto sembra, noi esseri umani non sappiamo fare altro che la stessa cosa, infinite volte, ma abbiamo una cosa che la Fenice non ebbe mai. Sappiamo la colossale sciocchezza che abbiamo appena fatta. Conosciamo bene tutte le innumerevoli assurdità commesse in migliaia di anni e finché sapremo di averle commesse e ci sforzeremo di saperlo, un giorno o l'altro la smetteremo di accendere i nostri fetenti roghi funebri e di saltarci sopra. Ad ogni generazione, raccogliamo un numero sempre maggiore di gente che si ricorda.

VOTO: 3/5


Bene, questa recensione finisce qui!

Io vi saluto e vi auguro un buon proseguimento! Alla prossima!!!!







domenica 4 settembre 2016

Recensione: 'Tutta colpa dell'angelo' di Christopher Moore




Incursione notturna per parlarvi della mia ultima lettura: 'Tutta colpa dell'angelo' di Christopher Moore. 

Volevo prima darvi un'info: questo libro, probabilmente a causa del passaggio di casa editrice, ha subito un cambiamento di titolo. Quindi adesso lo troverete in commercio con il titolo di 'Uno stupido angelo'. Ergo, la scheda tecnica sarà sulla nuova edizione anche se io ho letto l'edizione con il titolo originale!





TITOLO: Uno stupido angelo
AUTORE: Christopher Moore
EDITORE: Eliott
ISBN: 9788861926721
FORMATO: Brossura
PREZZO: 13,50€


TRAMA: Natale sta arrivando e gli abitanti del piccolo villaggio di Pine Cove in California sono impegnatissimi a far acquisti, impacchettare regali, decorare la casa e inghirlandare alberi, immersi nello spirito gioioso della festa. Ma non tutti hanno il cuore lieto e, fra questi, c'è il piccolo Joshua. A rattristare il bambino è la convinzione che quest'anno non riceverà regali, dal momento che ha visto con i suoi occhi Babbo Natale ricevere un colpo di pala e stramazzare a terra. Per questo, da quel momento, la sua unica preghiera è: "Ti prego, Babbo Natale, torna dal regno dei morti!". E si sa, per quanto impossibili, a volte i desideri dei bambini vengono accolti in paradiso; in questo caso quello di Joshua viene intercettato dall'arcangelo Raziel, che non è certo l'angelo più sveglio nel regno dei cieli. Spinto dall'euforia per la missione che deve compiere, l'arcangelo dà inizio a una serie di eventi che getteranno i residenti di Pine Cove dritti nel caos, culminante nella festa di Natale più esilarante e terrorizzante che la città abbia mai visto.



Non so davvero da dove cominciare e, soprattutto, cosa dire.
Perché da dire non c'è molto. Per chi lo conosce sa che lo stile di Moore è molto coinvolgente, con il suo personalissimo humor che sfiora il blasfemo (ma che può non piacere a tutti). 

In questo breve romanzo (189 pagine) troviamo gli abitanti di Pine Cove alle prese con il Natale. Ognuno con i suoi problemi, con i suoi affanni quotidiani e con le loro piccole storie. Storie che s'intrecciano e che, seppur con umorismo, ci fanno riflettere.

Perché, diciamocela tutta, chi non ha mai passato un Natale in cui l'umore non era a mille? Magari per qualche litigio? O un Natale che ci ha regalato qualcosa di più, magari un incontro casuale che si è rivelato una medicina per l'animo?

Ed è in questo contesto che arriva Raziel, un angelo di quelli non troppo svegli, che per esaudire il desiderio di un bambino di Pine Crove resuscita tutti i morti del cimitero creando una specie di 'apocalisse zombie'.

Ovviamente non vi posso dire come va a finire, vi consiglio solo di leggerlo perché ne vale veramente la pena. E magari, se siete persone a cui non da' fastidio uno stile dissacrante, potrete leggerlo proprio a Natale, tra un dolcetto e l'altro, per darvi una leggera scossa!

«Sono Raziel. Sai, non è la spada del Signore, o cose simili. Non serve a distruggere città, ma solo per combattere un paio di nemici alla volta, o per tagliare gli affettati. A te piace il salame?»


VOTO: 3/5





Altra piccola info tecnica: anche la copertina ha subito un piccolissimo restyling. Questa che vedete a sinistra dello schermo è la prima copertina, con il titolo originale (che è poi la versione che ho letto io). Edita da Sperling & Kupfer, copertina rigida, anno di pubblicazione 2005.








Se questo romanzo vi piacerà (e se non avete paura di incorrere in una scomunica papale) vi consiglio di leggere anche Il vangelo secondo Biff sempre di Christopher Moore. Conoscerete così una nuova 'versione' di Gesù e ritroverete Raziel e la sua stupidità!

Bene, adesso chiudo qui! Non mi resta che augurarvi una dolcissima


ALLA PROSSIMA!



martedì 23 agosto 2016

Recensione: 'Tenera è la notte' di Francis Scott Fitzgerald




Ben ritrovati! 

Eccomi qui a parlarvi della lettura ultimata per il gruppo di lettura Leggendo a Bari: si tratta di 'Tenera è la notte' di Francis Scott Fitzgerald.



TITOLO: Tenera è la notte
AUTORE: Francis Scott Fitzgerald
EDITORE: Newton Compton Editori
ISBN: 9788854188556
FORMATO: Copertina rigida
PREZZO: 5,90€

TRAMA: Dick è un giovane psichiatra e Nicole una sua ex paziente. Dopo essersi sposati si trasferiscono in Costa Azzurra dove, grazie ai soldi di Nicole, conducono un'esistenza frivola e agiata e vivono di rendita. Dick abbandona la professione e si lascia andare alla deriva. Invece Nicole risorge dai suoi antichi incubi e si trasforma in una donna capace di amare. Il loro matrimonio è destinato al fallimento, mentre molti altri intrecci esistenziali animano le pagine di questo splendido romanzo, considerato uno dei più belli della letteratura americana moderna.


Credo che questo romanzo sia molto psicologico ma questo non le rende un 'mattoncino'.
Diviso in tre parti, il romanzo si apre con Dick e Nicole in Costa Azzurra in compagnia di una strana, nonché variegata, compagnia. Ognuno di loro con pregiudizi, fisime e difetti che creano un clima non totalmente disteso.

Nella seconda parte veniamo a conoscenza della storia di Nicole e di come lei e Dick si siano conosciuti fino ad arrivare a riallacciarsi e proseguire la storia della prima parte e poi a giungere all'epilogo nella terza parte.

Personalmente non ho provato molto empatia con nessuno dei personaggi. Per quanto riguarda i personaggi secondari si tratta di esseri frivoli, vigliacchi, affetti da tali e tante paure da trovare sollievo solo nell'alcool. Donne e uomini il cui unico obiettivo è la scalata al successo, in qualunque modo e a qualunque prezzo. Invece, i due protagonisti, sono la tipica dimostrazione di coppia che trascina una storia ormai giunta al capolinea, creando più male che bene ma rimanendo convinti del contrario. Persino nel finale ci ho visto una buona dose di egoismo.

Inutile dire che la scrittura di Fitzgerald, che già avevo avuto modo di conoscere grazie a Il grande Gatsby, si riconferma come assolutamente perfetta. Il suo stile è unico e, nonostante in alcuni punti avrei volentieri sorvolato alcune descrizioni a mio parere inutili, il libro ha una narrazione fluida e scorrevole (soprattutto nella seconda e terza parte).

Assolutamente consigliato anche per chi non ha mai letto nulla di questo scrittore!

VOTO: 3,5/5

Non ho ancora deciso cosa leggerò adesso, sicuramente riprenderò in mano la book challenge. Adesso mi metterò davanti alle librerie e vedrò tra i cartacei ed il reader cosa e chi 'mi chiama'. 

Vi ringrazio ancora una volta per la pazienza portata nel leggermi! Alla prossima!







sabato 13 agosto 2016

Recensione: 'Zia Mame' di Patrick Dennis




Ben ritrovati!

Eccoci qui per un'altra recensione! Oggi parliamo di 'Zia Mame' di Patrick Dennis!



TITOLO: Zia Mame
AUTORE: Patrick Dennis
EDITORE: Gli Adelphi
ISBN: 9788845925986
FORMATO: Brossura
PREZZO: 12,00€

TRAMA: Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre - quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica "Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!", e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro - o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento.


Bene... che dire di questo romanzo? Innanzi tutto che 380 pagine sono volate via in un batter di ciglia. Zia Mame è il personaggio letterario più divertente ed eccentrico su cui i miei occhi si sono mai posati. 
Una donna assolutamente fuori dagli schemi soprattutto visto il periodo in cui è collocato, estrosa ma fondamentalmente buona e dolce. Una donna astuta e furba, ma mai con malvagità. Le viene affidato il nipotino con cui non ha mai avuto nulla a che fare e, pur nelle sue stranezze, riesce finalmente ad essere un punto fermo e un porto sicuro per un bambino ormai orfano.

Lo stile è scorrevole, frizzante. Ci vengono raccontate le stranezze di Mame Dennis dal punto di vista del nipote, Patrick. La vicenda è narrata con la giusta dose di sarcasmo. 
Come per i pasticcini, una pagina tira l'altra! 
Due generazioni a confronto, in un trentennale fatto di feste, sentimenti e buffe scenette. Assolutamente consigliato!

VOTO: 4/5


Bene, ragazzi! Io adesso vi saluto! Sono pronta a godermi due giorni di mare in assoluto relax con la compagnia di una nuova lettura: 'Tenera è la notte' di Fitzgerald. Ecco xD vi ho spoilerato l'argomento della prossima recensione! 

Alla prossima!!!







mercoledì 10 agosto 2016

Recensione doppia! 'Il caso Jane Eyre' e 'Persi in un buon libro' di Jasper Fforde




Oggi sono qui per un'eccezionale recensione doppia! Il perché è presto detto: si tratta di due libri della stessa serie che ho letto in maniera continuativa!

Ma partiamo dal primo: 'Il caso Jane Eyre' di Jasper Fforde


TITOLO: Il caso Jane Eyre
AUTORE: Jasper Fforde
EDITORE: Marcos y Marcos
ISBN: 9788871685649
FORMATO: Brossura
PREZZO: 15,00€

TRAMA: È un 1985 diverso, in un mondo dove i libri sono il bene più prezioso. E i confini tra realtà e fantasia sono più morbidi del consueto. Mycroft, vecchio inventore, escogita un sistema per entrare di persona in romanzi e poesie. Acheron Hades, criminale diabolico, se ne appropria e rapisce "Jane Eyre" dal manoscritto originale di Charlotte Brontë: a indagare arriva Thursday Next, Detective Letteraria. Reduce dalla guerra di Crimea (che imperversa da centotrent'anni), ha in sospeso un amore. Le indagini la riportano a Swindon, sua città natale; sbarcata da un dirigibile di linea, salta in groppa a una fuoriserie decappottabile dai mille colori. Riuscirà a salvare Jane Eyre e a rimettere in sesto la sua vita?

Questo romanzo è stata una vera scoperta. Letto perché consigliatomi da un'amica mi è piaciuto davvero tanto. Finalmente abbiamo una protagonista con i così detti 'attributi', combattiva ed intelligente. Insomma, la tipica donna che combatte per quello in cui crede, che si tratti di lavoro, amore o ideali.
Anche il 'cattivo', Hades, non è il solito cliché: ha estro, inoltre è insopportabilmente narcisista e questa sua caratterista gli fa avere delle uscite molto divertenti. 
C'è da dire che, se vi aspettate uno di quei libri in cui in ogni pagina c'è un colpo di scena, questo non fa per voi. Ma se volete una storia leggera, a tratti divertente, che vi possa anche portare una piccola morale, questo libro è quello che cercate! E poi ci sono così tanti riferimenti alla letteratura mondiale che, chi ama leggere, non può non adorarlo!

VOTO: 4/5

Ora, passiamo al secondo volume della saga: 'Persi in un buon libro'


TITOLO: Persi in un buon libro
AUTORE: Jasper Fforde
EDITORE: Marcos y Marcos
ISBN: 9788871684482
FORMATO: Brossura
PREZZO: 17,00€

TRAMA: Thursday Next, coraggiosa detective letteraria, è diventata famosa: ha sconfitto Acheron Hades, il terzo uomo più ricercato del pianeta; ha salvato "Jane Eyre" dalla distruzione, migliorandone persino il finale. Anche nella vita privata attraversa un momento di grande felicità. È appena andata a vivere con Landen, aspettano un bambino... Ma l'orizzonte è carico di guai. La sorella di Acheron Hades reclama vendetta, la potente e malefica Goliath Corporation pretende a tutti i costi la liberazione del proprio scagnozzo, Jack Shitt, che Thursday ha imprigionato nella poesia "Il corvo", di Edgar Allan Poe. Juris Fiction, la grande macchina della giustizia letteraria, l'accusa di "infrazione della finzione narrativa". La pressione sulla povera Thursday raggiunge il culmine quando la Goliath, con la complicità di una Crono-Guardia corrotta, riesce a "sradicare" dalla realtà suo marito, Landen Parke-Laine, ricostruendo il mondo come se Landen non fosse mai esistito. Le resta una sola via di fuga: rifugiarsi nel magico universo della parola scritta, un universo parallelo con proprie leggi e propri abitanti. Lotterà contro i grammassiti, capaci di divorare metà degli aggettivi di un romanzo, di far sparire in un istante tutta la punteggiatura di un capitolo. Incontrerà personaggi delusi, cancellati prima dell'ultima stesura, condannati a vivere in eterno in un limbo desolato. O gli avventurosi PageRunner, personaggi in fuga dal libro per cui sono stati concepiti.

Devo dire che ho trovato questo secondo volume meno coinvolgente del primo. Diciamo che i colpi di scena sono di più, il lato 'malvagio' e corrotto del mondo vengono a galla, però ho trovato le cose un po' forzate.
Ovviamente c'è sempre la perseveranza e, in alcuni casi, la testardaggine di Thursday a giocare un ruolo positivo in tutto il libro. Oltre che l'incontro con diversi personaggi della narrativa come il Gatto del Cheshire (Alice nel Paese delle Meraviglie), miss Havisham (Grandi Speranze), Marianne Dashwood (Ragione e sentimento) e tanti altri personaggi. Alcuni già di mia conoscenza, altri mi hanno fatto venire voglia di leggere i romanzi di cui fanno parte.

Come dicevo prima, personalmente un po' sottotono rispetto al primo però comunque piacevole.

VOTO: 3/5

Per chi fosse interessato: i romanzi della serie con protagonista la DLett Thursday Next sono (attualmente) sette di cui quattro tradotti e tre no. E' stato annunciato anche un'ottavo libro ma, al momento, non si sa la data di uscita. Ecco tutti i titoli:

  • Il caso Jane Eyre
  • Persi in un buon libro
  • Il pozzo delle trame perdute
  • C'è del marcio
  • First among sequels
  • One of our Thursdays is missing
  • The woman who died a lot
  • Dark reading matter (annunciato)
Chissà se qualcuno li ha già letti. E chissà se ho fatto venire voglia a qualcun altro di leggerli! Fatemi sapere, se vi va! :D

Un bacio grande! Alla prossima!









venerdì 29 luglio 2016

Recensione: 'I love shopping a Las Vegas' di Sophie Kinsella





Voi non potete minimamente immaginare che bello sia ritrovarmi qui, dopo un giorno, a parlare di un nuovo libro perché l'ho terminato in due giorni scarsi! 

ALLEGRIAAAAAAA!!!!!


Ok, bando alle ciance! Passiamo a parlare del libro che ho terminato stanotte alle due e che è di una delle mie scrittrici preferite: Sophie Kinsella! Sto parlando di 'I Love Shopping a Las Vegas'.


TITOLO: I Love Shopping a Las Vegas
AUTORE: Sophie Kinsella
EDITORE: Mondadori
ISBN: 9788804659839
FORMATO: Copertina rigida
PREZZO: € 20,00

TRAMA: Becky Bloomwood, da poco trasferitasi a Los Angeles con Luke e la piccola Minnie, viene raggiunta negli Stati Uniti dall'amica del cuore Suze e da suo marito Tarquin, nonché dai genitori e dalla loro vicina di casa Janice. Quando all'improvviso suo padre scompare nel nulla insieme a Tarquin, Becky decide di intraprendere con gli altri un viaggio avventuroso sulle loro tracce a bordo di un camper che li porterà fino a Las Vegas. Ma dove sono finiti suo padre e Tarquin? Perché se ne sono andati in fretta e furia senza dare spiegazioni a nessuno? L'atmosfera sul camper è molto tesa perché Suze, che sembra essere sempre più legata ad Alicia, la famigerata "Stronza dalle Gambe Lunghe", le ha chiesto di unirsi al gruppo e la madre di Becky, comprensibilmente scossa per l'assenza ingiustificata del marito, decide di coinvolgere anche la temibile consuocera Elinor… Guai in vista! Sullo sfondo di luoghi desertici e paesaggi mozzafiato ha così inizio una vera e propria "missione di soccorso" capitanata dalla nostra indomita protagonista, che si troverà di fronte a non pochi ostacoli ma inventerà mille strampalati stratagemmi per ritrovare suo padre e Tarquin e scoprire cosa si nasconde dietro il loro viaggio misterioso. Con I love shopping a Las Vegas Sophie Kinsella scrive con l'immancabile stile e arguzia un nuovo capitolo della vita di Becky, che si cimenta in un esilarante viaggio on the road nel selvaggio West americano, regalandoci momenti di pura spensieratezza.

Sappiate che mi sto cimentando in recensioni spoiler free quindi cercherò di fare la brava :D

In questo ottavo 'capitolo' della serie (se non si conta il piccolo spin-off, I love shopping a Venezia), troviamo Becky alle prese con un viaggio on the road ( quanto odio questo termine adesso xD) con la sua famiglia e la sua migliore amica che la porterà alla ricerca del padre e del marito di Suze oltre che in cerca di una verità nascosta da tanti anni.

Detto questo, direi subito che questo romanzo è leggermente diverso dai precedenti. Stavolta Becky si trova ad affrontare problemi che non sono sorti per causa sua ma in cui si trova invischiata, suo malgrado, e che l'aiuteranno a riflettere sul rapporto che ha con tutte le persone a lei care.

C'è un REALE crescita psicologica della protagonista in questo libro, e non solo. Tutti imparano qualcosa dalla vicenda vissuta. Soprattutto che la famiglia è il bene più caro e prezioso a questo mondo. 

Con la solita verve che contraddistingue la Kinsella si viene trasportate, pagina per pagina, in questo viaggio per l'America (questo sì che è un viaggio divertente! E scusate, ma sono ancora troppo devastata dalle lettura di Kerouac) alla scoperta delle bellezze dell'amicizia, dell'amore e del turismo 'per caso'. Con la giusta combinazione di leggerezza, qualche intrigo messo qui e lì, un po' di 'giallo' e le solite incomprensioni che sfoggiano in situazioni esilaranti, la Kinsella ha colpito ancora nel segno.

Personalmente, per quanto mi sia piaciuto, spero che questa sia l'ultima avventura della nostra Rebecca. Credo che non ci sia davvero più nulla da raccontare senza rischiare di cadere nella noia e nell'inutilità. 
Certo è che, vista la mia mania compulsiva, se dovesse scriverne un nono capitolo correrei a comprarlo perché Sophie Kinsella è una di quelle scrittrici che secondo me SI AMA E NON SI DISCUTE.

VOTO: 3/5

Bene, adesso devo pensare alla mia prossima lettura! Nel frattempo vi saluto e vi auguro un buon week-end! 

CIAOOOOOOOOO!!!!! 



giovedì 28 luglio 2016

Recensione: 'Sulla strada' di Jack Kerouac


Buonasera, lettori!

Eccomi di nuovo qui, dopo taaaaaantooo tempo, a parlarvi della mia ultima lettura: 'Sulla strada' di Jack Kerouac.



TITOLO: Sulla strada
AUTORE: Jack Kerouac
EDITORE: Mondadori
ISBN: 9788804668282
FORMATO: Brossura
PREZZO: € 14,00

TRAMA: Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell'Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di ripartire per l'Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall'amico, che torna negli Stati Uniti.

Vi avviso già: questa sarà una recensione stroncante. La motivazione è principalmente una: questo libro, per me, è stato LA NOIA.



Praticamente è questa la faccia che ha accompagnato TUTTA la lettura che è durata la bellezza di 18 giorni.

Insomma c'è questo tizio, Sal, che non si capisce esattamente perché decide di seguire questo Dean in viaggio su e giù per l'America. E non una singola volta! Ma più volte (credo fossero almeno quattro ma non ne sono sicura. Ho già rimosso gran parte del libro)! E la cosa peggiore è che io non ho trovato né capo né coda in questa serie di viaggi. Viaggi tutti uguali, fatti di autostop, di furti, di rapporti occasionali e di baldoria. E non sono riuscita a provare empatia per uno solo di questi personaggi. Né per Sal, né per Dean (lui poi... no comment), né per nessun altro dei personaggi (maschili o femminili) che si avvicendano nell'arco di queste 389 pagine.
Per non parlare di questa vena poetica che Kerouac vuole infilare PER FORZA in tutto il racconto. Poesia che io non ci vedo e che mi ha fatto più volte 'alzare gli occhi'. Per farvi un esempio, vi riporterò un brano:

Che cos'è il Missisipi?... una zolla portata via dall'acqua nella notte piovosa, tonfi sordi dalle rive scoscese del Missouri, un dissolversi, uno scorrere della marea giù nell'eterno letto del fiume, un donare alle brune schiume, un viaggio attraverso vallate e alberi e dighe senza fine, giù giù, sempre più giù, per Memphis, Greenville, Eudora, Vicksburg, Natchez, Port Alien, e Port Orleans e Port of the Deltas, per Potash, Venice, e il Gran Golfo della Notte, e fuori.
Questo spezzone è, a mio parere, l'emblema dell'inutilità di questo libro. Questo volerci mettere per forza la poesia in un inutile viaggio che per me è solo un modo di quattro fannulloni per sfuggire a quella che sarebbe una vita normale ed equilibrata. Nei protagonisti io ci vedo solo dei buoni a nulla, capaci solo di far baldoria, che vogliono tutto ma senza dare niente. Inizialmente, parlando di giovani, si potrebbe anche capire questo modo di fare. Ma, andando avanti nella lettura, questo atteggiamento è altamente snervante. Persone totalmente irresponsabili, snervanti ed inutili.

Ho avuto più volte la voglia di mollare questo libro, di abbandonarne la lettura (per non parlare delle volte in cui l'avrei fatto volentieri volare dalla finestra) ma ho resistito perché volevo una visione totale. E sono stati i 18 giorni peggio spesi nella mia vita da lettrice. Quasi peggio di Fabio Volo (almeno lui è volato in un paio di giorni!).

Insomma, so di andare probabilmente contro corrente, ma per me questo libro è un NO grande quanto un grattacielo newyorkese (giusto per rimanere geograficamente in tema).

Per chi fosse interessato, esiste anche un film. Si tratta di On the road, uscito nel 2012 e diretto da Walter Salles con Garret Hedlund e Sam Riley. Io non ho avuto il coraggio di vederlo ma se qualcuno di voi l'ha fatto o lo farà mi faccia sapere com'è e cosa ne pensa.

VOTO: 1/5

Bene! Adesso posso tornare alle mie amate letture e vedere di terminare la mia Book Challenge. Tra l'altro questo libro non ho potuto nemmeno inserirlo perché tutte le categorie per cui sarebbe potuto andare bene le avevo già fatte. Quando si dice 'la fortuna'.

Alla prossima!



lunedì 4 luglio 2016

Recensione: 'The Danish girl' di David Ebershoff


Ben trovati miei cari lettori!

Eccoci di nuovo qui per un'altra 


recensione! Ok... lo ammetto... non so quanto sarà spumeggiante visto e considerato che il libro di cui vi andrò a parlare non mi ha fatto impazzire!

Come avrete già capito dal titolo del post vi parlerò di 'The Danish Girl' di David Ebershoff.






TITOLO: The Danish Girl
AUTORE: David Ebershoff
EDITORE: Giunti
ISBN: 9788809770652
FORMATO: Copertina rigida
                 E-book
PREZZO: €18,00
              € 9,90

TRAMA: Che cosa succede quando vedi la persona che ami cambiare radicalmente sotto i tuoi occhi? Tutto nasce da un semplice favore che una moglie chiede a suo marito durante una giornata qualsiasi. "The Danish Girl" di David Ebershoff, un romanzo sui lati oscuri e misteriosi dell'amore e della sensualità. Siamo a Copenaghen, inizi Novecento: entrambi stanno dipingendo nel loro atelier, lui realizza paesaggi velati dalla nebbia del Nord; lei ritrae su enormi tele i ricchi committenti della borghesia cittadina. Proprio per completare uno di questi lavori, il ritratto di una nota cantante d'opera, Greta domanda al marito di posare in abiti femminili. Da principio Einar è riluttante, ma presto viene completamente sedotto dal morbido contatto della stoffa sulla sua pelle. Via via che si abbandona a questa esperienza, il giovane entra in un universo sconosciuto, provando un piacere che né lui né Greta avrebbero mai potuto sospettare. Quel giorno Einar ha un'autentica rivelazione: scopre infatti che la sua anima è divisa in due e forse lo è stata sempre: da una parte l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere...


Andando a dare un'occhiata su vari siti ho trovato molte recensioni assolutamente positive: è stato definito un romanzo toccante, intenso, affascinante e potente. Anche la mia libraia di fiducia me ne aveva parlato benissimo consigliandomelo vivamente. Così, complice anche una sfida per la #BookChallenge2o16 finalmente ho preso in mano questo volume. E, alla fine della fiera, la domanda che mi pongo è: sono io che non so più apprezzare un buon romanzo o è questo romanzo che è stato ampiamente sopravvalutato? Secondo una mia amica è matematico: se un libro è ampiamente apprezzato e pubblicizzato dalla critica allora, al 90%, non è questa bellezza. Forse ha ragione. 


Sta di fatto che, se dovessi scegliere un'emozione per descrivere questo libro, per me sarebbe NOIA. Questa è stata la faccia che ha accompagnato la lettura di queste 368 pagine. Oltre ad un continuo 'Ma quando finisce?!?'.
La storia è ispirata ad una storia vera: la prima operazione tramite cui un uomo è diventato donna. La storia del primo transessuale d'Europa.

Bene... adesso dovrei parlarvi un po' della storia ma non saprei proprio come cominciare. Per cui, direi, di cominciare dall'inizio. E l'inizio è Greta, moglie di Einar, che chiede al marito di posare in abiti femminili per aiutarla a finire un ritratto. Da questo momento Einar si accorge di essere irrimediabilmente attratto da questi abiti femminili e inizia a travestirsi sempre più spesso.



Lili comincia ad apparire spesso nella Casa delle Vedove e Greta, non si capisce se per suo divertimento o se per assecondare questa strana voglia del marito, comincia a considerare Lili parte integrante della famiglia. La porta in giro per Copenaghen presentandola come sua cugina, la ritrae in moltissimi quadri grazie ai quali diventerà una pittrice famosa e comincia ad inventare bugie per giustificare l'assenza del marito. Poi comincia a preoccuparsi. Perché Lili ed Einar sembrano davvero due persone ben distinte. Pur 'sapendo' una dell'esistenza dell'altro non si identificano come la stessa persona. 
Per cercare di riprendere la solita routine si trasferiranno a Parigi ma anche qui Lili fa prepotentemente la sua comparsa ed inizia a frequentare altri uomini, innamorandosi anche. 
Arriva il momento in cui inizia a rivolgersi ad alcuni dottori. Molti consiglieranno operazioni al cervello, altri di cercare di arginare questi 'impulsi'. Solo uno, il dottor Bolk, interpellato da Greta, capirà la verità e proporrà l'intervento definitivo: Einar verrà trasformato per sempre in Lili.
Einar parte da solo per affrontare questa operazione ma verrà poi raggiunto da Greta. Uscirà dalla clinica trasformato in Lili dopo essersi sottoposto a tre interventi tra cui un innesto di ovaie.
Tornando a Copenaghen Lili si sente insoddisfatta. Fin quando, un giorno, non rincontra l'uomo di cui si era innamorata e intraprende una storia d'amore con lui. Quando lui la chiederà in moglie lei gli confesserà il suo passato. Ma l'amore supera tutti gli ostacoli (che frase da Harmony!) e lei decide di tornare a Dresda per sottoporsi ad un ultimo intervento: un innesto di utero. Il libro si conclude con lei che è in preda ad una forte infiammazione e che, probabilmente, dovrà sottoporsi ad un altro intervento per togliere l'utero precedentemente innestato.
In tutto ciò Greta ha deciso 'bene' di abbandonare Lili e di tornare in America con il suo nuovo fidanzato.

Mi rendo conto di essere stata sicuramente più noiosa del libro in sé, ma abbiate pazienza. Questo romanzo è un susseguirsi di pensieri e turbe psicologiche, intervallati qui e là da improvvisi e luuuuunghisssssimiiiii flash back e da paragrafi ad alto livello sessuale che terminano con un nulla di fatto. Anche il finale del libro lascia molto a desiderare: Lili è su questo campanile a godersi il panorama dell'Elba, sa che probabilmente non diventerà mai madre e sa che il suo amato l'attende a New York. Punto. Fine del libro. Cosa succede? Lili riuscirà a sposarsi? Diventerà mai madre? Ma tutto questo non è possibile saperlo. Anzi, sappiamo per certo che diventò moglie ma poi nient'altro (o, almeno, io non sono riuscita a trovare altro). La narrazione è lenta anche se il linguaggio usato non è di quelli altisonanti o difficili. 
Credo che molta della mia insoddisfazione sia dovuta al fatto che ho cominciato questa lettura con altissime aspettative.

Non è mia abitudine consigliare di non leggere un libro perché a me non è piaciuto. Al contrario vorrei invitare tutti a leggerlo in modo da poter confrontare i pareri e capire se, magari, sono io che non l'ho saputo apprezzare.

VOTO: 2/5

Bene, per il momento è tutto. Scusate per la pesantezza!


 





domenica 26 giugno 2016

Recensione: 'Il Mago di Oz' di Frank L. Baum


Ben trovati amici!


                             



Eccomi qui a parlarvi della mia ultima lettura con cui ho colmato una grande lacuna della mia infanzia: 'Il mago di Oz' di Frank L. Baum





TITOLO: Il Mago di Oz
AUTORE: Frank L. Baum
EDITORE: Einaudi
ISBN: 9788806210410
FORMATO: Paperback
PREZZO: € 10,00


TRAMA: Travolta da un ciclone, la piccola Dorothy viene catapultata in un mondo strano e sconosciuto popolato da Streghe buone e Streghe cattive. Se vuole tornare a casa, deve seguire un sentiero che la condurrà al misterioso regno del grande e terribile Mago di Oz; durante il cammino affronta avventure e avversità, ma incontra anche nuovi amici, come lo Spaventapasseri, il Taglialegna di Latta e il Leone Codardo. Quando giunge con i suoi nuovi compagni nella meravigliosa Città di Smeraldo e si ritrova al cospetto del potentissimo Mago, Dorothy gli chiede di tornare a casa, lo Spaventapasseri un cervello, il Taglialegna un cuore e il Leone il coraggio. Ma qual è il vero potere del Mago di Oz?

Come dicevo prima, con questa lettura ho colmato una grossa lacuna. Non avevo mai letto prima questo libro anche se era nella mia libreria da molto tempo. Devo dire che, per quanto mi sia dispiaciuto aspettare tanto, sono contenta di aver letto ora questo classico. Si, perché io sono del parere che le fiabe, lette in età adulte, si 'godano' e si capiscano di più. E così è stato.


Non credo ci sia bisogno di allertare per lo spoiler, credo che tutti conoscano la storia (a grandi linee) grazie anche al film del 1939 con Judy Garland. Quindi tutti sapete di come Dorothy arriva ad Oz, nel Paese dei Ghiottoni, con la sua casetta estirpata da un ciclone. Qui viene accolta dalla popolazione locale e dalla Strega Buona del Nord  che la ringraziano per averli liberati dalla Strega Cattiva dell'Est, rimasta uccisa dalla casetta nel momento dell'impatto col suolo. 
Dorothy vuole tornare a casa e la Strega Buona le dice che, forse, l'unico che può aiutarla è il grande e potente Mago di Oz che risiede nella Città di Smeraldo. Per arrivarci la piccola dovrà intraprendere il cammino lungo la strada di mattoni gialli. Quindi indossa le Scarpette Argentate (che nel film son rosse xD) che erano appartenute alla Strega Cattiva dell'Est e parte per raggiungere il Mago.
Durante il tragitto Dorothy fa la conoscenza di alcuni strani personaggi che si uniscono a lei nel viaggio: lo Spaventapasseri che desidera un cervello, il Taglialegna di Latta che desidera un cuore ed il Leone Codardo che desidera il coraggio. 
Nel libro le loro storie sono più specifiche, soprattutto quella del Taglialegna di Latta che scopriamo essere stato un uomo in passato e che, a causa di un maleficio operato dalla Strega Cattiva dell'Ovest, è diventato di latta perdendo il cuore.
Durante la lettura molti sono i punti in cui si capisce che questi tre personaggi possiedono già le qualità che credono mancargli. Lo Spaventapasseri più volte salva la situazione con delle idee brillanti, il Taglialegna si commuove per un nonnulla e il Leone si butta nella mischia per difendere i suoi amici. Lampante è il messaggio che questi tre personaggi portano: molte volte ci sottovalutiamo e basta una cosa qualsiasi per farci credere di aver acquisito quella qualità che credevamo ci mancasse.
Comunque sia, dopo diverse avventure e peripezie e dopo aver scoperto che il Mago di Oz non è assolutamente un mago ma un ciarlatano di prima categoria, i nostri protagonisti ottengono quello che volevano: un cervello, un cuore ed il coraggio. Solo la piccola Dorothy non riesce a tornare a casa. Viene così mandata dalla Strega Buona del Sud che le confessa che il potere di tornare a casa è sempre stato a sua disposizione e risiedeva nelle scarpette. Così Dorothy torna a casa.

Non c'è molto da dire su questo libro. La morale è una: bisogna sempre cercare dentro di noi quello che desideriamo perché a volte è solo lì che potremo trovarlo. Baum ci mette davanti a questa verità narrando una storia semplice, in maniera lineare, dal sapore fantastico e fiabesco.
Credo che questo libro sia indicatissimo a qualsiasi età. Se qualcuno l'ha già letto da piccolo non sarebbe male una rilettura in età adulta. E magari pure una visione del film! :) A tal proposito vi lascio con una citazione (tratta dal film) che mi ha sempre colpito: 




Ah! Che grande verità!

VOTO: 3/5

Beh, vi saluto! Vi auguro un buon proseguimento di giornata!