domenica 10 agosto 2014

Quando il problema è la famiglia

Avevo aperto questo blog con l'intenzione di condividere pensieri con qualche povera anima pia che avrebbe avuto la voglia (e, soprattutto, il coraggio) di leggermi ogni tanto. Poi ho lasciato perdere perché trovo inutile, oltre che nocivo, far del "male" a chi, tanto gentilmente, si ritrovi ad aprire questo blog con i miei problemi o pensieri.
Ma in questa notte afosa e pressoché insonne ho bisogno di una "pagina" bianca dove sfogare la mia momentanea (?) frustazione.
Non credo di aver mai detto di essere l'ultima di quattro figli e di avere in casa, da circa 25 anni, dei grossi problemi. Ora, non sto qui a tentare di spiegare questi problemi ma tenterò di spiegare un problema meno "grave" ma che mi urta particolarmente.
Ebbene, signori e signore, il problema è che non vengo mai presa sul serio dai miei fratelli e sorelle più grandi. Per loro sono la "piccola" di casa e quindi la meno intelligente, la meno responsabile, la meno importante. Quella che non ha diritto ad avere una vita al di fuori di casa e dell'accudire i nostri genitori. Eh si! Perché i genitori sono nostri ma io sono in casa e a me tocca pensare a loro.
Non che lo faccia contro voglia, sia chiaro,  ma a volte vorrei essere io quella che se ne va in vacanza per settimane, io quella che va e viene senza pensieri, che esce senza il pensiero fisso che i miei sono a casa da soli e che potrebbe succedere qualsiasi cosa.
Non fraintendiamo: io esco, faccio le mie mini vacanze e a volte dei week-end. Ma poi mi sento in colpa perché ho lasciato i miei soli e non mi godo i miei momenti a pieno. E lo so che è brutto dirlo ma sono stati proprio loro, i miei fratelli, ad inculcarmi questo continuo senso di colpa.
Senza contare il fatto che io da loro posso essere tacciata di essere incapace, egoista e viziata ma se solo provo a far notare loro un piccolo difetto succede il finimondo!
Io sono obbligata ad aiutarli. Ad andare loro in soccorso se si trovano per strada o a prestate mie cose per far sì che loro vadano a divertirsi.  Ma se solo provo a chiedere io un favore bhè.... siate pur certi che al 70% riceverò un bel NO come risposta.
I miei genitori mi hanno insegnato a rispettare chi è più grande di me. Ma la vita mi ha insegnato che, il rispetto, devo anche riceverlo. Sono una persona e come tale esigo un rispetto come essere umano che a volte mi viene negato proprio dalla mia famiglia. E questo fa male. Troppo.
Sia chiaro: non sono affatto una santa. Anzi.... ho il mio bel caratterino di m***a anche io. Ma questo, insieme al mio essere la "piccola di casa" (c***o! ho trent'anni!!!), da' loro il diritto di trattarmi come un oggetto a cui tutto è obbligato e niente è dovuto?

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